I progressi partiti con il Covid 19 che aiuteranno il settore sanitario a rialzarsi

“A che punto è la trasformazione digitale nei percorsi di cura?”

Questa la prima domanda posta da Ernesto Diffidenti al presidente della Commissione parlamentare per la semplificazione, che ha svolto un’indagine conoscitiva sui servizi sanitari.

Grazie alla pandemia, hanno avuto origine diversi processi per semplificare il mondo della Sanità: partendo dalla telemedicina, per poi arrivare alla dematerializzazione delle ricette.

Come ha sottolineato Nicola Stumpo, però: “Quando si tratta di semplificare, bisogna semplificare la vita a tutti: al medico, al cittadino, al farmacista”. Infatti, se da un lato sono stati migliorati alcuni meccanismi per evitare assembramenti o velocizzare processi, dall’altro i farmacisti devono ancora stampare la ricetta per attaccare la fustella del medicinale e ciò, oltre ad essere una procedura obsoleta, allunga i tempi e incrementa il bisogno di personale.

Un’innovazione adatta a migliorare l’efficienza del settore sanitario è BeeComs Healthcare. I costi di gestione si riducono ampiamente digitalizzando l’intero processo assistenziale del paziente: dalla prenotazione, al check-in fino al pagamento della prestazione. Con questo strumento le routine lavorative vengono ottimizzate, registrando i tempi di permanenza dei dipendenti in ogni area della struttura, oltre alle utili mappe di calore per evitare raggruppamenti di persone.

Inoltre, per raggiungere obiettivi di digitalizzazione, è necessario creare un unico sistema usufruibile sia nel rapporto medico-paziente, sia tra gli specialisti della Sanità per far sì che possa esserci dialogo tra di loro.

Si è discusso anche sul rapporto tra operatori del settore che deve essere più chiaro e fluido. Per cui, se un farmacista dovesse riconoscere un bisogno grave del paziente dovrebbe poter indirizzarlo ad una visita medica specifica. Al contrario, se si trattasse di un evidente dolore lieve, di minore importanza, si dovrebbe poter svolgere appieno la sua funzione, consigliando il farmaco più adatto.

L’ideale, quindi, come ha sostenuto il presidente, sarebbe creare una convenzione, “come in Italia si guida a destra, così si deve avere, per convenzione, lo stesso linguaggio digitale”.

(Fonte: https://stream24.ilsole24ore.com/video/salute/con-rivoluzione-digitale-sanita-piu-vicina-cittadini/ADALuf2)